Patologie della Tiroide
IPOTIROIDISMO
È dovuto alla riduzione degli ormoni tiroidei in circolo.
Cause:
- assenza della tiroide (dalla nascita o a seguito di intervento chirurgico in cui è stata eliminata)
- distruzione della tiroide (per tiroidite cronica autoimmune di Hashimoto o pregressa terapia con radio-iodio impiegato per curare alcune malattie)
- mancato stimolo della tiroide da parte dell’ipofisi (ipotiroidismo secondario molto più raro)
- utilizzo di alcuni farmaci
La tiroidite cronica è di gran lunga la causa più frequente, soprattutto nel sesso femminile.
Il quadro clinico spesso si manifesta lentamente nel tempo, senza particolari disturbi. Il suo riconoscimento è importante, in particolare nella donna in età fertile, per le ripercussioni che un ipotiroidismo non noto può avere sullo sviluppo fetale.
Sintomi possibili:
- stanchezza
- sensazione di freddo
- apatia
- cute secca
- lieve aumento di peso
- difficoltà di concentrazione
Diagnosi
Si basa sul dosaggio di TSH e FT4. Per la diagnosi di tiroidite di Hashimoto è necessario dosare gli anticorpi anti-TPO.
Terapia
Si tratta di una terapia sostitutiva, perché il paziente deve assumere la quantità di ormone (levo-tiroxina) che la ghiandola non riesce a produrre in modo autonomo.
La terapia va assunta per bocca al mattino a digiuno, facendo attenzione alla contemporanea somministrazione di altri farmaci che possono interferire con l’assorbimento.
Una volta stabilita la dose adeguata, il controllo può essere effettuato una volta ogni 6-12 mesi, in relazione alle caratteristiche del paziente.
IPERTIROIDISMO
È dovuto all’eccesso di ormoni tiroidei circolanti.
Cause
Malattia di Basedow: causa più frequente, su base autoimmune per l’azione di specifici anticorpi (anti-recettore del TSH). Questi stessi anticorpi in una minoranza di casi possono determinare anche un’infiammazione a livello oculare, che determina tra l’altro una sporgenza dell’occhio (nota con il nome di esoftalmo)
Adenoma e gozzo nodulare tossico: sono così chiamati i noduli tiroidei che producono un eccesso di ormoni tiroidei
Tiroidite post-partum
Tiroidite subacuta: infiammazione di probabile origine virale, che provoca la distruzione della ghiandola con liberazione di ormoni.
Sintomi
Agitazione, irrequietezza
Insonnia
Battito cardiaco accelerato e talvolta irregolare
Stanchezza
Debolezza muscolare
Perdita di peso con appetito conservato
Diagnosi
Si basa sul dosaggio di TSH, FT3, FT4, più specifici anticorpi, ecografia tiroide e in casi selezionati scintigrafia tiroide.
Terapia
In relazione alle caratteristiche della malattia e del paziente, possono essere impiegate diverse strategie (che possono anche combinarsi in momenti successivi):
- farmacologica: pillole da assumere per periodi prolungati
- chirurgica: asportazione della parte di tiroide ammalata o di tutta la ghiandola nel caso di una malattia (come il morbo di Basedow o il gozzo multinodulare) che la coinvolge tutta
- radioiodio: va a “bruciare” selettivamente la tiroide senza coinvolgere altri organi
GOZZO, NODULI e TUMORI
Per gozzo si intende l’aumento di volume della tiroide. Può essere diffuso, cioè senza la presenza di noduli, oppure uni- o multi-nodulare, in base alla presenza di un nodulo singolo o noduli multipli.
Si tratta di una condizione molto diffusa nella popolazione italiana, che viene spesso scoperta in modo casuale durante un’ecografia del collo eseguita per altri motivi.
In alcuni casi il gozzo può raggiungere dimensioni considerevoli e provocare sintomi per la compressione degli organi vicini: trachea (con difficoltà a respirare) ed esofago (difficoltà a ingoiare).
La maggior parte dei noduli tiroidei permette un normale funzionamento della ghiandola e non dà alcun disturbo.
Tuttavia una piccola percentuale di questi noduli è un tumore maligno e quindi è importante arrivare a una corretta diagnosi. Gli esami ormonali è l’ecografia permettono un primo inquadramento, sulla base del quale si decide se eseguire solo controlli nel tempo oppure eseguire anche un agoaspirato. Questo consente di prelevare alcune cellule da esaminare al microscopio e orientare la successiva terapia nel modo più corretto.
Anche nel caso di tumore tiroideo, fortunatamente nella maggior parte dei casi la diagnosi precoce, l’adeguata terapia chirurgica e l’eventuale completamento con la terapia con radio-iodio permettono la guarigione completa della malattia.